Martedì 21 gennaio | Presentazione del libro “La persecuzione dei rom e dei sinti nell’Italia fascista” di Paola Trevisan

Alle ore 17.00 nella sala conferenze di Palazzo Gopcevich (Sala Bazlen) a Trieste si terrà il terzo degli eventi culturali organizzati dal Museo della Risiera di San Sabba-Monumento Nazionale per il Giorno della Memoria 2025: la presentazione del volume “La persecuzione dei rom e dei sinti nell’Italia fascista” di Paola Trevisan.

Interverranno l’Autrice e Michele Sarfatti, storico contemporaneo, esperto della persecuzione antiebraica e della storia degli ebrei in Italia nel ’900. Introdurranno Anna Krekic, conservatrice della Risiera di San Sabba, e Tullia Catalan, referente scientifica del Museo della Comunità Ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner”.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

La persecuzione dei rom e dei sinti
Paola Trevisan
La persecuzione dei rom e dei sinti nell’Italia fascista

Viella Libreria Editrice, Roma, 2024, 116 pagine

Quale fu l’atteggiamento del fascismo verso coloro che definiva “zingari”? Come si articolò la persecuzione dei rom e dei sinti e come mai la sua memoria non ha trovato spazio nell’Italia repubblicana? Sulla base di un’estesa documentazione archivistica messa a confronto con testimonianze e ricerche storico-etnografiche, il volume ricostruisce per la prima volta le politiche antizingari del regime fascista e la loro ricaduta su rom e sinti che vivevano in Italia: prima pensati indistintamente come vagabondi stranieri da respingere ed espellere, poi sottoposti al confino di polizia e forzatamente trasferiti (dalla Venezia Giulia e Tridentina in particolare) nelle regioni meridionali e, con l’entrata in guerra dell’Italia, internati in località sparse per la penisola e nei campi di concentramento. Raramente, nel dopoguerra, le memorie delle persecuzioni subite sono uscite dallo stretto ambito delle famiglie rom e sinti e il loro mancato riconoscimento come vittime del regime fascista ha favorito la negazione dei diritti di cittadinanza a coloro che oggi vivono in Italia.

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